Osservatorio Infortuni sul lavoro- ott/nov/dic 2020

Ultimo osservatorio per questo disastrato 2020, il nostro foglio murale uscirà anche se le vie cittadine saranno deserte per i vari DPCM, ovviamo a questa eventualità con la diffusione on-line, cercando di evidenziare sempre le condizioni dei lavoratori, che continuano a recarsi nei posti di lavoro.

In generale, gli infortuni hanno evidenziato la poca organizzazione per la sicurezza sul lavoro, inoltre il piano sanitario, in venti anni ed oltre di governo regionale, risulta disatteso dagli amministratori locali, gli stessi che lo hanno deliberato. E’ un fatto riscontrabile dai suoi effetti: la disorganizzazione del comparto sanitario, sottolineata quest’anno da una pandemia che il lato ricco dell’emisfero non era abituato ad affrontare. Si è riscontrato che, dietro il settore dei servizi di cura di prim’ordine, spesso si celano miseri presìdi di sicurezza per i lavoratori, non solo negli ospedali ma soprattutto nelle case di riposo. Sono centinaia di migliaia i lavoratori nel comparto sanitario che si sono ammalati e centinaia i deceduti. tutto il resto della società che, giustamente, si è fermato per cercare di limitare il contagio ha sottolineato la fragilità del mondo del lavoro precario oltre alle disastrose condizioni del lavoro nero, con padroni e padroncini che ricevono ristori e piangono miseria senza minimamente pensare a quei lavoratori sfruttati a nero che si trovano da un giorno all’altro senza nulla in tasca.

Nella regione marche l’Inail, nei primi 11 mesi del 2020, segnala 2281 contagi sul lavoro dei 104mila in tutta Italia di cui, in regione, il 70,4 % è rappresentato da donne. l’Inail classifica 12 morti sul lavoro marchigiani da Covid e 366 in Italia. sopratutto uomini. Lo schiaffo della pandemia colpisce la nostra regione già in fase arretrante al livello di retribuzione e lavoro. I grandi gruppi che non hanno svenduto le loro attività continuano a far soldi sulle spalle dei lavoratori con utili e nuove espansioni,mentre sono 119 mila lavoratori (il 27% di quelli in regione ) ricevono uno stipendio annuale minore di 10mila euro. Questi, i dati che si riferiscono al periodo 2008-2019, senza gli effetti catastrofici sul mercato del lavoro e sulla vita dei lavoratori causati dalla pandemia in atto. E’ chiaro che il lavoro precario o con contratti atipici è diventato la normalità portando al ribasso le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori, senza che essi siano riusciti a conquistare migliori condizioni di vita e di lavoro. questo si rispecchia anche negli infortuni diciamo purtroppo tipici del mondo del lavoro, dove si lavora spesso da soli e con poca sicurezza, continuano a cadere come la pioggia lavoratori dai tetti e capannoni, anche se la crisi sanitaria offusca le notizie, reclamano giustizia i 5 morti e i tanti feriti che le notizie locali non riportano ormai più.Sono due le aziende tessili scoperte nella provincia di ancona con un totale di 11 lavoratori in nero senza condizioni di lavoro in sicurezza ne anti-covid.

7 settembre – Sirolo – cuoco di 43 anni si ustiona volto e mani al ristorante “la paranza”

29 settembre – Ascoli (provincia) – un o.s.s. un infermiera e 4 operartici di asilo nido e una maestra contagiate

1 ottobre – Morrovalle – 61enne muore travolto da dei tubi in un cantiere

13 ottobre – San benedetto – collassa un solaio in un cantiere durante la posa feriti 2 operai che riportano contusioni e ferite varie il titolare dell’impresa rimane sommerso dal cemento fresco che gli ostruisce le vie respiratorie, ripescato dai presenti, rianimato sul posto dall’elisoccorso è in gravi condizioni.

20 ottobre – Montecosaro – operaio 52enne cade da un altezza di alcuni metri dopo la rottura del braccio del cestello della gru che utilizzava per lavorare su canali di scolo, soccorso in gravi condizioni

5 novembre – Ancona – sulla banchina del porto metronotte di 57 anni durante il turno muore investito da un tir in manovra

27 novembre – Ascoli – medico di 62 anni muore dopo il ricovero in terapia intensiva con Covid, lo psichiatra era in servizio al Sert

30 novembre – Morrovalle – 52enne rimane folgorato quando la piattaforma soprelevata dove lavorava tocca dei cavi elettrici in un capannone, cade poi da 3 metri di altezza trasportato in codice rosso in ospedale

10 dicembre – Ascoli – operaio di 56 anni rimane schiacciato sotto un contenitore di merce dal peso di alcuni quintali alla covalm cooperativa agricola che lavora surgelati per ortofrutta, morirà dopo 5 giorni

17 dicembre – Monsanpolo – operaio di 44 anni muore cadendo da un tetto che si sfonda sotto i suoi piedi

a cura del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi

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